mercoledì 15 luglio 2015

Le contestazioni assurde a Ruggeri

Quindi pare che sia arrivato anche il turno di Enrico Ruggeri, che ora dovrà difendersi da tutte le critiche per aver "prestato" la voce allo spot di Negroni.
Ma il cantante si è già difeso dicendo: «Ho prestato la voce ad uno spot pubblicitario, cantando uno slogan ‘storico’ appartenente alla mia infanzia e a quella di tutti i miei coetanei. Quasi tutti quelli che mi hanno scritto si sono dimostrati divertiti. C’è stata una piccolissima percentuale di duri e puri che invece ha manifestato dissenso, quasi che la cosa fosse ‘dequalificante’ per un musicista che si proclama serio»
Ha poi precisato inoltre che «ci sono stati artisti che si sono prestati a cose ben più gravi, prostitutorie direi, presso i potenti di turno: quello è venir meno a dignità ed etica»
Sinceramente, dopo aver visto la Ventura con Pittarosso (ho ancora l'orticaria se ci penso), De Sica con la Simmenthal (ormai pure lui si deve arrangiare come può) e Clooney con Nespresso (in cui ad ogni spot colleziona sempre figure di merda), direi che la "voce" di Ruggeri in questo spot è solo una virgola, e pure piacevole.

lunedì 13 luglio 2015

WhatsApp e la degenerazione

Sono solo un vago ricordo ormai, i tempi in cui l'unico mezzo di comunicazione non vocale era l'sms. E pensare che allora aspettavamo con ansia il periodo della Summer Card per avere gratis tutti quegli sms ed mms (le nuove generazioni non ne conoscono nemmeno l'esistenza). Poi iniziarono ad evolversi i cellulari, iniziò a prendere piede internet, ed un bel giorno arrivò Whats App.
Questa simpatica ed utilissima App non ha solo cambiato il modo di comunicare (siamo regrediti da quasi civili a bimbiminkia col biberon), ma ha portato pure gli attacchi di ira all'ennesima potenza. Discorso a parte per i fidanzati (ci feci già un articolo a parte), anche tra amici si arriva al punto di voler disattivare la connessione dati di proposito.
Piccoli esempi sono:
_ l'essere aggiunti a conversazioni di gruppo in piena notte, con le conseguenti 39mila notifiche e lo smartphone che vibra sul comodino, a tal punto da svegliare la vicina del piano di sotto che se ne esce sul pianerottolo nuda pensando ad una scossa di terremoto.
_ le faccine, e qui potremmo aprire una gigantesca parentesi, soprattutto verso quelle persone che dopo avergli scritto un papiro di otto righe, ti rispondono con la faccina sorridente (che mi spieghi poi se il significato è un si o un "mi fai ridere" in senso dispregiativo). Faccine a parte, ti parte proprio l'odio ai massimi livelli perché se sugli sms avevamo un numero limitato di caratteri, beh, su WhatsApp non esiste questo limite, e quindi essere liquidati con una parola o una faccina farebbe girare le palle a chiunque.
_ Le registrazioni vocali, che di per sé sarebbero un gran vantaggio, soprattutto quando si è alla guida (anche perché ci sono persone che sull'auto danno più attenzione ai messaggi che alla strada), ma possono anche rivelarsi una seccatura che a volte porta a grosse figure di merda colossali. Per farvi un esempio, quando si è in fila dal Medico, o in un qualsiasi posto in cui di solito regna il silenzio, e vi arriva un messaggio vocale da ascoltare assolutamente ...... voi cosa fate? In caso foste provvisti di auricolari, il problema è risolto, ma altrimenti una volta premuto play, dovrete sperare di non udire l'urlo di rabbia, o in alternativa una grossa imprecazione in Dolby Surround di un vostro amico che vi farà passare i 10 secondi di vergogna più assoluta.
_ Infine, non dimentichiamoci le famose spunte blu, che nonostante sia stata introdotta l'opzione per poterle disattivare, nessuno lo fa, perchè è troppo bello per il sistema nervoso vedere chi ti snobba non degnandosi di rispondere (nonostante abbia visualizzato).
Comunque sia molte volte facciamo presente ai nostri amici o conoscenti che alcune cose ci possono infastidire, ed altrettante volte ci sentiamo rispondere nei denti "attivati il silenzioso" . . . . "Ehm, no! io lascio la suoneria, ma tu non devi scassare le palle" (la risposta che vorremmo dare a tutti, Capi e parenti compresi).
Per concludere, non possiamo di certo tralasciare quelli che vengono a commentarti ogni immagine di profilo tu metta, della serie: "Quanto sei serio qua!", "Che bel caneeeeee", "Che brutta foto O__o" ecc. . "Una valanga di c***i vostri mai?" (altra risposta che vorremmo dare ad ogni commento).
Insomma, WhatsApp è stata davvero una grossa invenzione . . . . . grossa, in tutti i sensi.

lunedì 6 luglio 2015

Persone da decapitare 2.0

Dite la verità, quante volte avreste voluto ripetere la scena della decapitazione del boia John con qualche persona che proprio non riuscite a soffrire? Avanti, non nascondetevi dietro al perbenismo, e sappiate solo che se fosse per me, in giro, ci sarebbero un sacco di teste mozzate (che sarebbe sicuramente meglio di tutte ste teste di C***o). 
Ad esempio, la prima categoria di persone che meriterebbe questo "trattamento" sono gli "illusionisti", e non parlo di gente che prende lezioni da David Copperfield, ma di persone che entrano nella tua vita facendoti credere che tu sia per loro come il carburante nel serbatoio dell'auto, salvo poi mandarti affanculo il giorno dopo perchè improvvisamente diventi per loro come il succo di pompelmo nell'Aulin (tossico).
Altra categoria da sopprimere a priori sono le "zoccole", che voi qui direte: ok, allora bisognerebbe eliminare il 90% della popolazione globale! Beh, in ognuno di noi si nasconde sempre una piccola zoccola, ma c'è chi sa nasconderla (come è giusto che sia) e c'è chi invece è ormai nelle sue mani, tanto per fare un esempio Belen a confronto è una suora.
Potrei andare avanti fino ad Agosto elencandovi altre tipologie, ma per oggi mi fermo, e concludo dicendo una cosa:
se contattate una persona e questa è restìa nel darvi troppa confidenza, a volte non è che se la voglia tirare, ma è perchè si è rotta palesemente il cazzo di avere a che fare con persone che hanno una coerenza pari a quella dei giornalisti che scrivono ogni anno di un'eclissi che non si verificherà più per 40milioni di secoli.